Il suono distintivo dei luoghi - Fossati Martina

•

I RUMORI DELLA CITTÀ Il vociare confuso nelle stazioni della metropolitana, il pallone che

rimbalza sul pavimento il cinguettio degli uccelli, il fruscio delle foglie al vento. Rumori,

suoni fastidiosi e sensazioni non piacevoli. Le città parlano, fanno sentire la propria voce,

passeggiare, immersi nella natura o nell’ambiente urbano, rivolgendo l’attenzione ai suoni.

I RUMORI DELLA MONTAGNA Il silenzio della montagna è un’invenzione della città. Ad alta quota siamo immersi nei suoni. Il silenzio è un pregiudizio, non è un’esperienza concreta, è una proiezione. Le montagne vivono, e risuonano dei loro rumori. Quelli della natura, del vento, i ronzii, lo scroscio dei torrenti, i rombi sordi delle frane e delle valanghe.

I RUMORI DEL MARE Lo sciabordio, racchiude anche il suono dei gabbiani che si intreccia con

quello del mare. Il rumore del mare è un rumore bianco, che fa riferimento all’insieme delle

frequenze sonore percepite dalle nostre orecchie, erano rumori delle onde contro gli scogli.

I RUMORI DELLA CAMPAGNA Le foglie mosse dal vento, il fruscio di quelle secche a terra, i versi degli uccelli, i l suono degli animali che si muovono nel sottobosco, il ticchettio degli insetti che camminano sui tronchi, il ronzio delle zanzare e il canto dei grilli sono la voce della foresta che l’autore ci insegna ad ascoltare.

Il suono distintivo dei luoghi, è diverso in base a dove ti trovi; in città possiamo sentire un rumore più caotico, continuativo e fastidioso; in montagna ad alta quota siamo circondati da rumori naturali, tra cui il nostro eco, i torrenti; mentre il mare è un rumore bianco, naturale e rilassante e infine quello della campagna è quasi piatto composto solo da il verso degli uccelli, dagli animali del sottobosco.